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Tutti da Trump, sospetti o collaborazione?

  • Immagine del redattore: Davide Saccani
    Davide Saccani
  • 21 ago
  • Tempo di lettura: 3 min

In seguito al vertice di Anchorage tra Donald Trump e Vladimir Putin. Lunedì 18 Agosto si è svolto alla Casa Bianca l’incontro bilaterale tra il presidente statunitense e l’omologo ucraino Zelensky, seguito poi da un tavolo che comprendeva, oltre ai due suddetti, anche i capi di stato o di governo di vari paesi europei: Macron per la Francia, Meloni per l’Italia, Merz per la Germania, Starmer per il Regno Unito e Stubb per la Finlandia. Inoltre erano presenti anche la Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ed il Segretario generale della NATO Mark Rutte.

Inizialmente la giornata comprendeva solamente un incontro con il presidente ucraino, a mano a mano poi si sono aggiunti tutti gli altri leader soprattutto in ottica di monitoraggio delle azioni e delle dichiarazioni tra i due presidenti, per evitare quello che successe a Febbraio, dove Trump e Zelensky si sono duramente scontrati dentro la sala dello Studio Ovale, con la conseguenza dell’interruzione temporanea degli aiuti all’Ucraina.


Pace ritrovata?

Quasi a sorpresa, l’incontro di Lunedì si è rivelato produttivo sotto vari punti di vista. In scaletta, per prima cosa si svolse l’incontro a due tra Trump e Zelensky, seguito da una conferenza stampa nell’Ufficio del presidente. I toni sono stati ben più distesi rispetto al precedente, ci fu spazio pure per qualche battuta con i giornalisti.

Il presidente statunitense ha garantito che gli Stati Uniti saranno in prima linea per garantire la sicurezza al territorio ucraino, inoltre entrambi i leader hanno confermato che ci sono le basi per un futuro trilaterale tra Trump, Putin e Zelensky, su cui si dovranno definire la data ed il luogo. La volontà di un trilaterale trova una velata conferma anche dalla parte russa, interpellata da Trump via telefono durante i colloqui.


Le proposte dei leader europei

Successivamente si è svolto l’incontro multilaterale che incluse i leader europei ed il Segretario generale della NATO. Il clima è stato collaborativo, contornato da elogi reciproci tra i vari leader (opportunismo?) e furono discusse varie proposte per procedere con i negoziati. Macron e Merz hanno ribadito il punto fermo che un possibile colloquio di pace può avvenire solo se sarà in atto un completo cessate il fuoco tra le due parti, una condizione che farebbe piacere anche a Trump, sebbene le possibilità che questo accada siano molto basse in quanto Putin non è disposto a fermare gli attacchi fino al raggiungimento di un accordo definitivo.

La Presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni invece ha proposto un'alternativa che ha raccolto buoni riscontri, ovvero applicare all’Ucraina una disposizione simile all’articolo 5 della NATO, senza però farla entrare totalmente nell'alleanza. L'articolo 5 NATO prevede che se un territorio dell’alleanza viene attaccato, tutti gli altri sono tenuti a rispondere assieme in difesa, utilizzando direttamente le proprie forze armate.

La linea generale dei colloqui multilaterali è stata quella di evitare di parlare dei punti più spinosi in cui ad ora è difficile trovare una quadra ed uno di questi riguarda lo scambio dei territori tra Russia ed Ucraina, un punto necessario ma su cui ora non ci sono posizioni comuni.


Considerazioni

Nel mese di Agosto abbiamo visto un rapido sviluppo della situazione, composto da vertici, summit, colloqui e telefonate. Il rischio che tutto questo sia solo un cambio d’immagine è sempre in agguato, visto che qualsiasi progresso rimane sempre molto fragile e suscettibile di essere rapidamente annullato. Tuttavia, la nuova strategia messa in campo da Donald Trump, seppur inizialmente vista con molto scetticismo, sta allineando progressivamente gli sforzi delle varie parti coinvolte (NATO ed Europa soprattutto). Se questo processo andrà a buon fine sarebbe un elemento di rilievo, in quanto in questa fase, andare ai negoziati con una sola voce occidentale aumenterebbe le possibilità per l’Ucraina di ottenere maggiori garanzie di sicurezza.

Rimane ora aspettare che il possibile trilaterale tra USA, Ucraina e Russia abbia luogo prima di sapere quanta posta in gioco è sul tavolo.


 
 
 

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